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Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) – disturbo ormonale più frequente nelle donne

Tempo stimato di lettura: 12 min
Data di pubblicazione: 05/09/2022
Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) – disturbo ormonale più frequente nelle donne

La sindrome dell’ovaio policistico colpisce più del 10% delle donne di età compresa tra i 20 e i 50 anni.

Si tratta della disfunzione ormonale più comune che colpisce la salute ginecologica, metabolica e psichica di una donna con conseguenze che durano tutta la vita.

I sintomi più comuni sono ciclo irregolare, infertilità, obesità, ipertricosi e problemi psichici. Questo grave disequilibrio ormonale compare già durante la pubertà, ma nonostante ciò la metà dei casi non viene mai diagnosticata.

Ci sono molteplici cause per la comparsa della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), solitamente legate alla genetica o all’ambiente.

La situazione si può combattere soprattutto con un approccio olistico della paziente e l’intervento di più specialisti. Allo stesso tempo, però, dobbiamo tenere sotto controllo lo stile di vita facendo attività fisica regolare e assumendo alcuni ingredienti che migliorano molto l’equilibrio ormonale.

Le donne giovani non vogliono più assumere ormoni prescritti dai ginecologi con le pillole anticoncezionali. Si può fare qualcos’altro?

INDICE:

  1. IL 50% DI CASI DI PCOS NON VIENE MAI DIAGNOSTICATO
  2. TIPI DIVERSI DI PCOS
  3. INSULINORESISTENZA E SQUILIBRI ORMONALI
  4. OVAIO POLICISTICO: CAUSE PRINCIPALI
  5. ESAMI DIAGNOSTICI DELLA PCOS
  6. APPROCCIO OLISTICO ALLA PCOS CON UN GRUPPO DI ESPERTI
  7. MEDICINALI, INTEGRATORI ALIMENTARI SUPPORTATI DALLA RICERCA, INGREDIENTI NATURALI, VITAMINE E MINERALI

IL 50% DI CASI DI PCOS NON VIENE MAI DIAGNOSTICATO

Il 50% di casi di pcos non viene mai diagnosticato

La PCOS è un disturbo molto comune. Nonostante questo, però, la metà dei casi non viene mai diagnosticata.

In molti casi non ci si rende conto che dietro ai diversi sintomi c’è un comune denominatore e, quindi, non viene chiesto aiuto.

Quando, però, le donne iniziano a sospettarlo e si rivolgono al ginecologo, endocrinologo o al medico di base, in media impiegano circa 3 anni a trovare la causa.

Dopo la diagnosi spesso tornano a casa con una prescrizione di medicinali che non vogliono assumere.

Senza contare i tempi di attesa biblici per vedere un endocrinologo. Anche i medici di base sono spesso troppo impegnati per prendersi il tempo necessario da dedicare alla paziente. Allo stesso tempo, potrebbero non avere le adeguate competenze per risolvere i disturbi ormonali.

Cos’è la sindrome dell’ovaio policistico?

Questa sindrome (acronimo PCOS) è il disturbo ormonale più frequente che colpisce il 10% delle donne tra i 20 e i 50 anni.

Per questo motivo molte donne cercano aiuto sul web. Ma fate attenzione, non tutti i post dicono la verità, anche se sembrano scritti bene!

L’unico rimedio è un approccio olistico della paziente. E ovviamente, ancora prima c’è bisogno di stabilire una diagnosi precisa.

Infatti, esistono anche altre condizioni simili alla PCOS, ma con cause e rimedi completamente diversi.

TIPI DIVERSI DI PCOS

Differenziamo più tipi di sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), riconoscibili dai criteri diagnostici di Rotterdam.

Li chiamiamo fenotipi A, B, C e D.

Sono diversi tra loro in quanto si sviluppano tenendo conto della genetica e dei fattori ambientali che influenzano la donna dalla nascita in poi.

FENOTIPI A E B

Le donne con i fenotipi A e B presentano i sintomi tipici della PCOS. In questo caso parliamo di fenotipo metabolico.

In questo caso possono soffrire di diversi problemi: al primo posto l’obesità con un conseguente impatto metabolico di tutto il corpo, seguita da un surplus di ormoni maschili, ciclo irregolare, infertilità e ipertricosi.

Circa l’80% dei casi è di questo tipo.

FENOTIPI C E D

Le donne con i fenotipi C e D hanno un aspetto completamente diverso, infatti sono spesso normopeso, hanno pochissima acne e una quantità normale di peli. In realtà, però, anche loro hanno il ciclo irregolare e problemi di fertilità. In inglese si chiamano “lean type”.

Circa il 20% dei casi è di questo tipo.

Ci sono più cause per la comparsa di ognuno di questi fenotipi. La cura per l’ovaio policistico, infatti, si basa sull’individuazione della loro causa principale (root cause). La più comune è l’insulinoresistenza.

INSULINORESISTENZA E SQUILIBRI ORMONALI

Il fenotipo metabolico (A e B) si presenta nell’80% dei casi.

Se non viene diagnosticata in tempo, la PCOS inizierà a mettere a rischio la salute di tutto il corpo. La causa principale di questo tipo di PCOS è l’insulinoresistenza.

Ogni volta che mangiamo qualcosa, il cibo viene assorbito come glucosio – zucchero che viene assorbito nell’intestino con lo scopo di essere usato per muscoli, cervello o altri organi.

Per permettere al glucosio di arrivare alle cellule muscolari, deve poter passare attraverso la parete cellulare – il ricettore e l’insulina rilasciata dal pancreas quando questo percepisce il glucosio nel sangue.

Nelle cellule muscolari delle donne affette da PCOS i ricettori dell’insulina non reagiscono all’aumento di glucosio (resistenza).

Insulinoresistenza e squilibri ormonali

Così il cibo-glucosio non riesce a giungere alle cellule e non può essere usato dagli organi che ne hanno bisogno. I suoi livelli, invece, rimangono costantemente alti nel sangue, proprio come l’insulina. Per questo motivo il cibo non consumato inizia ad accumularsi nel corpo sotto forma di grasso, e il peso aumenta… Come anche il grasso sulla pancia e intorno agli organi interni, sviluppando così la cosiddetta obesità centrale (o viscerale).

Le donne ingrassano parecchio e non sono rari i casi in cui arrivano a pesare anche più di 100 chili.

A causa dell’insulina alta queste donne hanno anche attacchi di fame, voglia di dolci e controllano peggio l’appetito.

Durante la PCOS cronica si sviluppa il prediabete che porta al diabete di tipo 2, a causa del quale i livelli di grasso nel sangue sono alti e di conseguenza la pressione pure. Tutto ciò rappresenta una minaccia per il cuore e l’apparato vascolare con il rischio di sviluppare la sindrome metabolica.

Un livello elevato di insulina influisce direttamente sul funzionamento delle ovaie. Infatti causa una produzione eccessiva di ormoni maschili come ad esempio il testosterone. Questo ostacola la produzione corretta di estrogeno e progesterone.

Così si crea un grave squilibrio ormonale – la PCOS.

FENOTIPO METABOLICO A E B – SINTOMI TIPICI

Oltre all’obesità centrale, agli attacchi di fame, alla voglia di dolce e uno scarso controllo dell’appetito, durante il rischio cronico di sviluppare il diabete di tipo 2, i grassi nel sangue e la pressione alta, il secondo segnale tipico di questa condizione è il ciclo irregolare.

Le mestruazioni sono quindi molto irregolari e possono presentarsi anche solo qualche volta l’anno, il che porta a dei seri problemi di fertilità o addirittura all’infertilità.

Si approfondisce davvero troppo poco il funzionamento del ciclo mestruale, e questo vale sia per le donne sane che non.

Le mestruazioni regolari sono quelle che si presentano con l’ovulazione, cioè quando la donna ha il giusto equilibrio tra i diversi ormoni.

In media, si devono avere più di 10 mestruazioni l’anno. Molti cicli, invece, sono irregolari, solitamente a causa di uno squilibrio ormonale. Non a caso, proprio la PCOS è un grave squilibrio ormonale.

Parliamo di anovulazione cronica – sanguinamento senza ovulazione, che è la condizione preliminare perché la donna possa restare incinta. Le donne affette da PCOS scambiano questi sanguinamenti per mestruazioni vere;

Fenotipo metabolico a e b – sintomi tipici

ogni sanguinamento irregolare le consola, poiché vogliono restare incinte. Ma, a causa del testosterone alto, della carenza di progesterone e una mancata ovulazione, nonostante i tentativi non riescono nell’intento.

Si sentono sempre gonfie, con dolori al seno, in preda alla SPM e ad altri disturbi dell’umore. Accusano dolori addominali, alla zona lombare e hanno la nausea. Generalmente hanno anche il fegato grasso, che quindi lavora peggio.

Livelli alti di testosterone, poi, sono responsabili anche di altri segni esteriori, come un’eccessiva quantità di peli (ipertricosi) su mento, guance, braccia, schiena, seno e addome.

Soprattutto le ragazze giovani sono molto stigmatizzate. In molte si portano sempre dietro una pinzetta per togliersi di nascosto i peli neri che continuano a ripresentarsi sul viso.

Non solo, anche i capelli possono cadere “a ciocche”, il che può portare all’alopecia come accade agli uomini.

Inoltre, la pelle è grassa e diventa subito lucida, e si aggiunge la comparsa di acne anche grave che non può essere trattata solo con la cura del viso (siccome è di natura ormonale). Sulla pelle possono comparire anche pigmentazioni più scure – acanthosis nigricans e piccoli polipi peduncolati, conseguenza dell’insulinoresistenza cronica.

Sono anche frequenti i mal di testa e le emicranie.

Si presentano sbalzi d’umore, attacchi d’ansia e molto spesso si sviluppa uno stato depressivo.

Inoltre, c’è una probabilità 5 volte superiore alla media di sviluppare disturbi dell’alimentazione.

Si possono avere pure disturbi del sonno; per esempio le apnee notturne, cioè brevi lassi di tempo senza respirare e con afflusso minore di sangue al cervello. Si tratta di una situazione molto pericolosa. Per questo motivo ci si sente cronicamente stanche. Senza contare una scarsa concentrazione, poca iniziativa e capacità di focus, difficoltà a pensare… Come una sorta di annebbiamento cognitivo. Si manifestano più difficoltà a studiare e minor produttività al lavoro.

Hanno una bassa autostima. A causa del sovrappeso, infatti, vengono giudicate come pigre, sedentarie e mangione.

Vengono stigmatizzate ingiustamente, in quanto non viene riconosciuta loro la malattia che dovrebbero curare.

Per questo bisognerebbe cambiare questa mentalità sensibilizzando la società su cosa sia davvero la PCOS.

Situazione simile alle donne con l’endometriosi che accusano dolori costantemente, ma non vengono credute.

FENOTIPO C E D – SINTOMI TIPICI

Le donne con il fenotipo C e D sono fisicamente diverse da quelle col fenotipo A o B.

Generalmente sono normopeso o molto magre, e hanno poca acne se non completamente assente. L’ipertricosi si presenta molto raramente. Il testosterone può essere alto, ma non necessariamente.

Fenotipo c e d – sintomi tipici

Un terzo di queste donne, anche se normopeso, presenta l’insulinoresistenza e metabolizza in modo sbagliato il glucosio. Quando è presente l’insulinoresistenza che può portare allo sviluppo del diabete, bisogna trattare entrambi i tipi di PCOS in modo uguale.

La malattia, a prescindere dal fenotipo, provoca anche il fegato grasso.

Anche nelle donne affette dal fenotipo C e D si presenta uno squilibrio ormonale che nasce anche a causa di un funzionamento sbagliato delle ovaie o della ghiandola surrenale.

Quest’ultima può rilasciare un livello troppo alto di ormoni androgeni – ormoni maschili. Di conseguenza, anche in questo caso si hanno dei livelli alterati di testosterone, estrogeno e progesterone. Sono presenti anche disturbi del ciclo mestruale con conseguente possibile infertilità.

Le mestruazioni possono essere assenti, prolungate, molto o poco abbondanti; senza l’ovulazione. Per poter concepire. bisogna iniziare una cura.

Anche in questo gruppo sono frequenti i disturbi cognitivi che vengono erroneamente attribuiti a motivi banali e ignorati.

Mal di testa, emicranie, caduta dei capelli, flatulenza. Tutti questi sono sintomi che si presentano in tutti i fenotipi.

GRAVIDANZA

Anche in gravidanza le donne con la PCOS sono più a rischio. Spesso si manifesta il diabete gestazionale, quando l’aumento di peso è troppo alto. Si sviluppa la preeclampsia con pressione alta e ci sono tanti casi di parto prematuro.

Le donne incinte vengono informate troppo poco sullo stile di vita corretto:

  • una camminata veloce di 30 minuti subito dopo pranzo e cena,
  • assunzione di integratori alimentari specifici (mio-inositolo) per controllare il glucosio nel sangue e l’insulinoresistenza,
  • e ovviamente una dieta corretta priva di zuccheri semplici.

OVAIO POLICISTICO: CAUSE PRINCIPALI

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) inizia a svilupparsi già poco dopo la comparsa della prima mestruazione.

Anche la genetica ha il suo ruolo, infatti tutte le generazioni di donne in una stessa famiglia possono avere gli stessi sintomi. Oltre alla genetica, però, i più importanti sono i fattori causali:

  • insulinoresistenza,
  • infiammazione cronica,
  • disfunzione di altre ghiandole, come ad esempio quella surrenale.

Il motivo principale della disfunzione ovulatoria è l’insulinoresistenza.
Ovaio policistico - cause principali

Un alto livello di insulina causa un’eccessiva produzione di testosterone nelle ovaie e quindi un’alterazione della trasformazione in estrogeno e progesterone. Di conseguenza, nel corpo sono presenti molti ormoni maschili, con conseguenze spiacevoli. C’è anche una carenza di ormoni femminili che permettono di mantenere un ciclo mestruale regolare.

L’infiammazione cronica del tessuto adiposo si sviluppa con l’obesità; entrambe conseguenza di un’alimentazione sbagliata con cibi processati, fritti e molto calorici, e di uno stile di vita sedentario – non attivo. Insomma, è una situazione catastrofica!

L’infiammazione e l’obesità influiscono negativamente sul rilascio di ormoni come la grelina, la leptina, l’insulina su di un appetito incontrollato.

Le altre possibili cause dell’infiammazione possono essere un’allergia al glutine, conseguenze delle tossine, degli interferenti endocrini e dell’ambiente.

Le ghiandole surrenali sono un altro organo che rilascia vari ormoni, dal cortisolo agli ormoni sessuali maschili (come ad esempio il DHEA-S). Possono essere colpite a causa dello stress cronico o di una patologia.

Quando nel sangue ci sono troppi ormoni maschili, tipici della ghiandola surrenale, c’è bisogno di escludere altre situazioni simili alla PCOS. Ad esempio, l’iperplasia surrenalica congenita può anche causare uno squilibrio ormonale.

Oppure potrebbe essere causato da preoccupazioni eccessive, dallo stress cronico e dalla mancanza di sonno; tutte condizioni che alterano la produzione di ormoni portando a un potenziale squilibrio ormonale.

ESAMI DIAGNOSTICI DELLA PCOS

Anamnesi, visita ginecologica, ecografia ovarica…

Solitamente è la ginecologa a visitare per prima le donne potenzialmente colpite da questo squilibrio ormonale. Però, per esaminare attentamente lo storico dei dati, scoprire le abitudini alimentari e lo stile di vita e stimare l’attività fisica… impiega molto tempo e rischia di trascurare qualche aspetto.

Alla visita ginecologica seguono poi l’ecografia ovarica o la visita endocrinologica, effettuata da un/a endocrinologo/a.

ESAMI DEL SANGUE

Occorre fare gli esami del sangue per determinare lo stato degli ormoni sessuali, del fegato, del sangue, dei reni, della capacità di metabolizzare lo zucchero e i grassi, della tiroide e delle altre ghiandole.
Esami diagnostici della pcos

Sulla base di questi risultati, prima di tutto si escludono le condizioni patologiche; ovvero quando la donna sembra sia affetta da PCOS, ma la cura deve essere completamente diversa!

Perciò è essenziale che il/la medico abbia le competenze adeguate e che gli esami vengano fatti nel periodo del ciclo mestruale giusto, ovvero al mattino a digiuno quando misuriamo l’insulina, il cortisolo e gli esami più complessi.

Il/la medico decide quali esami togliere. Infatti, potrebbe darsi che alcuni esami vadano ripetuti o aggiunti. Sconsigliamo di decidere da noi cosa bisogna o meno esaminare.

ESSERE RICONOSCIUTA, ASCOLTATA E RICEVERE LA CURA GIUSTA?

Sui social network di tutto il mondo ci sono sempre più “esperti” che stabiliscono un’indubbia diagnosi di PCOS senza analisi del sangue e direttamente online.

Con i loro consigli di terapie e cure possono mettere davvero a rischio la vita delle donne.

Per questo mi sento in dovere di metterti in guardia su questo tempo, anche in quanto medica con 25 anni di esperienza in ambito ginecologico e ostetrico.

D’altro canto, però, devo ammettere che proprio le donne affette da PCOS spesso non vengono ascoltate abbastanza dai dottori e dottoresse o non viene presentata loro la situazione completa. Soprattutto le nuove generazioni, che NON vogliono più assumere terapie ormonali come le pillole anticoncezionali prescritte dai ginecologi.

A volte le cure endocrinologiche con la metformina o il drospirenone hanno per alcune degli effetti indesiderati tali da farle smettere di curarsi.

Ci sono troppo pochi consigli di esperti su un’alimentazione corretta e sugli integratori per l’ovaio policistico (PCOS), o sui metodi naturali, l’attività fisica giusta e uno stile di vita sano.

APPROCCIO OLISTICO ALLA PCOS CON UN GRUPPO DI ESPERTI

Negli ultimi due anni mi sono dedicata all’approfondimento della PCOS sia qui che all’estero.

Il motivo principale per cui l’ho fatto è che la generazione attuale di ragazze e giovani donne nella maggior parte dei casi rifiutano la terapia ormonale – la pillola anticoncezionale. Cercano nuove possibilità, ma soprattutto un approccio olistico.
Approccio olistico alla pcos con un gruppo di esperti

Sono stufe di non essere ascoltate, e desiderano una terapia che possono assumere.

La pandemia ha reso più difficile l’accesso alle visite mediche e ha incrementato uno stile di vita sedentario, un’alimentazione sbagliata, e ha peggiorato ansie e disturbi psichici.

L’ostacolo più grande per rivolgersi ad esperti/e del settore e ricevere un approccio integrale alla PCOS è il costo eccessivo delle analisi di laboratorio non garantite dalla mutua. Oltre a ciò, gli/le specialisti/e dedicano troppo poco tempo a ciascuna donna.

Perciò siamo tutti in difficoltà; solitamente si cerca il colpevole nel rapporto medico – paziente.

A causa dello stato d’animo e della difficoltà delle donne che ho incontrato nel corso della mia carriera, ho creato un gruppo di esperti che aiuteranno le donne nel Centro diagnostico Strah – la clinica PCOS.

Abbiamo scelto un approccio integrato, ovvero rivolgersi a diversi/e esperti/e che aiuteranno in parallelo ogni donna.

L’approccio integrato include:

  • tutte le visite mediche necessarie;
  • tutti gli esami di laboratorio necessari;
  • una diagnosi precisa;
  • la terapia per lo squilibrio ormonale, l’ipertricosi, i disturbi del ciclo mestruale e l’infertilità;
  • un/a nutrizionista con una lunga esperienza che comporrà una dieta individuale e guiderà
  • il dimagrimento di ogni donna affetta dal fenotipo metabolico della PCOS;
  • uno/a psicologo/a che aiuterà e insegnerà a ognuna come utilizzare le tecniche di rilassamento e altri metodi a suo vantaggio durante e dopo la terapia;
  • la cura estetica/dermatologica per l’ipertricosi e l’acne;
  • l’approccio chinesiologico e la composizione di un programma individuale per l’attività fisica corretta;
  • l’attività fisica individuale guidata e/o altre forme di movimento adatto guidato;
  • controlli regolari dai vari esperti.

LA PCOS PUÒ ESSERE DOMATA

Questo approccio a pagamento è basato su un programma di sei o dodici mesi con l’obiettivo di tenere sotto controllo la PCOS, modificare lo stile di vita e le cattive abitudini, introdurre un’alimentazione sana e l’attività fisica.

La cura di ogni paziente è basata sulla causa principale della comparsa di questa condizione. Se è presente il fenotipo metabolico con il sovrappeso è consigliabile associare alla terapia un programma di modifica dello stile di vita con la perdita del 15% del peso corporeo. È stato dimostrato che la paziente sovrappeso deve essere tenuta sotto controllo per almeno un anno affinché i risultati della cura siano permanenti.

Quando, invece, in primo piano ci sono altri segnali, come ad esempio l’infertilità, ci occuperemo nello specifico di questo campo, e questo vale anche per tutti gli altri disturbi in base alla causa principale della PCOS.

Il nostro motto è: “Capiamo come ti senti, ti crediamo, ti prendiamo sul serio, rispettiamo le tue scelte riguardanti diversi stili di cura.”

Con la collaborazione di tutti gli esperti e della paziente riusciremo a domare la PCOS.

DISBIOSI INTESTINALE – MICROBIOTA UMANO MODIFICATO NELLE DONNE AFFETTE DA PCOS E ALIMENTAZIONE CORRETTA

Una parte importante per il successo e il mantenimento del cambiamento è un’alimentazione corretta.
Disbiosi intestinale

Un’alimentazione ad alto contenuto di grassi saturi fa male, mentre gli alimenti a basso indice glicemico possono proteggerci.

Evita gli acidi grassi trans. Sono invece importanti gli acidi grassi a catena corta, poiché le donne affette da PCOS sono affette da uno squilibrio intestinale – la disbiosi.

Questo squilibrio viene dato dalla diminuzione dei batteri buoni e l’aumento di quelli cattivi e dei loro componenti nel microbiota intestinale. Il microbiota intestinale è composto da 10 trilioni di microbi che vivono nel nostro apparato digerente. Se è sano, influenza positivamente la risposta immunitaria proteggendoci dalla penetrazione di microorganismi nocivi attraverso la parete intestinale.

Quando viene rovinato, invece, può portare alla sindrome dell’intestino permeabile con tutte le sue conseguenze.

Possiamo aggiungere all’alimentazione determinati integratori alimentari che influenzano la crescita dei batteri buoni e il loro effetto positivo.

  1. Si consiglia l’assunzione quotidiana di legumi, frutta a guscio e cereali integrali.
  2. Il cibo fresco, non processato, ricco di proteine e grassi sani offre un senso di sazietà prolungato.
  3. Un pezzetto di cioccolato fondente con almeno l’80% di cacao placa gli attacchi di fame e la voglia di dolce.
  4. Sulla base degli esiti degli esami del sangue aggiungiamo alla dieta la vitamina D3 o B12, il magnesio, molta verdura fresca, un po’ di frutta, soprattutto i frutti di bosco e il tè alla menta piperita.
  5. Si sconsiglia l’assunzione di cibi unti, surgelati o processati poiché dissolvono il prezioso mio-inositolo.

Soprattutto, però, in presenza del fenotipo metabolico della PCOS con associato forte sovrappeso lasciamo spazio allo/a specialista di nutrizione clinica, che saprà far perdere i chili di troppo con le istruzioni giuste, un piano alimentare individuale, controlli regolari e la collaborazione giusta.

MEDICINALI, INTEGRATORI ALIMENTARI SUPPORTATI DALLA RICERCA, INGREDIENTI NATURALI, VITAMINE E MINERALI

Quando parliamo di PCOS, molte donne hanno paura di avere problemi di infertilità o di non riuscire in nessun modo a dimagrire.

L’infertilità viene curata con gli stimolatori del funzionamento ovarico, operazioni o l’inseminazione artificiale, quando non ci sono altre scelte.

Ma quando le donne rifiutano le cure ormonali o altre cure consigliate, si può percorrere un’altra via.

Decideremo insieme la strada migliore per la paziente che la aiuterà a sentirsi meglio.

Possono essere di ulteriore aiuto gli integratori alimentari supportati dalla ricerca, alcune vitamine, minerali e altri ingredienti.

Al contempo spiegheremo anche il funzionamento dei medicinali, i benefici e gli effetti sul corpo. In questo modo collaboreremo ancora meglio nella cura e nel miglioramento dello stato della paziente.

COME LIBERARSI PIÙ RAPIDAMENTO DEI SINTOMI DELLA PCOS?

Il mio-inositolo è un integratore alimentare molto importante per la PCOS. Infatti, attiva gli enzimi per il metabolismo del glucosio e abbassa il livello di insulina nel corpo, quindi migliora l’insulinoresistenza. Accelera l’entrata del glucosio nelle cellule, influenza la crescita e il rinnovamento del sistema nervoso, delle ossa, delle cellule embrionali e degli ormoni.

Si tratta di un ingrediente naturale, fa parte degli zuccheri e agisce sul rilascio di insulina, degli ormoni tiroidei e ovarici. Le pazienti lo assumono volentieri perché migliora l’umore e permette loro di vivere meglio.

Inoltre, in combinazione con il D-chiro-inositolo incrementano le possibilità di una gravidanza.

Sulla base degli ingredienti menzionati abbiamo sviluppato un integratore che aiuta nella lotta ai sintomi della PCOS – Golden Tree My Cycle, che contiene estratto di canapa comune, magnesio, zinco, vitamina B9 (sotto forma di acido folico), cromo e vitamina D.
Come liberarsi più rapidamento dei sintomi della pcos - Golden Tree My Cycle

Con la formulazione Golden Tree My Cycle assicurerai al corpo tutti i nutrienti necessari per la lotta alla sindrome dell’ovaio policistico. Così ti prenderai cura dell’equilibrio ormonale, migliorerai l’aspetto e l’umore, perderai più rapidamente il peso in eccesso e regolarizzerai il ciclo mestruale.

Possiamo ricorrere sia ai metodi medici, che non, anche per perdere peso, controllare l’eccesso di peli, i disturbi psichici e lo stress cronico.

Un aiuto in più è dato anche da uno stile di vita attivo e dall’alimentazione sana, entrambi su misura per la paziente prendendo in considerazione la causa principale della malattia.

La strada per migliorare la PCOS è difficile senza forza di volontà, attività fisica, abitudini sane, supporto psicologico e specialistico degli esperti con un approccio integrale. Spesso impossibile.

Perciò è estremamente importante informare di tutti i problemi delle donne affette da PCOS, ma lo è ancora di più stabilire una diagnosi precisa e iniziare a curarla al più presto.

 


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